mercoledì 6 luglio 2011

Esempio di retorica UE in atto. N. Forcheri

Stanno discutendo un progetto di regolamento al Parlamento europeo per permettere agli Stati membri di limitare o vietare la colvitazione di OGM sul loro territorio, che presuppone in realtà l'obbligatorietà delle decisioni UE in materia OGM: cioé leggendo il testo traspare che la possibilità di non coltivare e di non importare OGM diventa un'eccezione sempre più ristretta e "tecnica".
Questa è una manipolazione che le istituzioni dell'UE hanno utilizzato in continuazione per farci accettare leggi al "ribasso". Il trucco è questo, si chiama framing e consiste nel definire diversamente una data realtà, per farla apparire sotto un aspetto migliore se non il suo esatto contrario: si indora la pillola, con tanto blabla, sulla libertà degli Stati di.., o sulla bontà dell'UE di difendere i consumatori blabla, ma in realtà nel testo si parte dal presupposto di quello che si vuol fare passare senza discussioni, in questo caso, l'obbligatorietà delle coltivazioni e importazioni delle piante OGM decise a livello UE. E infatti la finestra di libertà in realtà risulta molto limitata per non dire una vera e propria presa per i fondelli.
E' un po' come leggere la distinta dei momenti di libertà della giornata di un carcerato, ma sotto il titolo di "La massima libertà al cittadino", per renderci conto poi che quella massima libertà tonitruante è quella di andare al cesso due volte al giorno mentre quello che chiamano "cittadino" è appunto un carcerato.
La storia della legiferazione UE è una lunga lista di ridefinizioni faziose per fare passare misure impopolari, la retorica è sempre quella, e per chi si soffermasse sulle frasi e i contenuti di regolamenti e direttive - nessuno lo farebbe spontaneamente, sono testi soporiferi - è francamente scioccante.
In questo caso il Parlamento sembra ancora più pro OGM della Commissione, il che è un comlmo dei paradossi.
Ad esempio all'emendamento 7, il PE aggiunge un condizionale del tutto inutile - laddove la Commissione utilizza un sano indicativo - che non fa altro che rafforzare il potere della Commissione ergo delle multinazionali di farci ingoiare a tutti i costi quella merda.

TESTO DELLA COMMISSIONE:

Gli Stati membri devono dunque essere autorizzati ad adottare misure che limitino o vietino la coltivazione di tutti o di determinati OGM in tutto il loro territorio o in parte di esso e a modificare tali misure nel modo ritenuto opportuno, in qualsiasi fase della procedura di autorizzazione, di rinnovo dell'autorizzazione o di ritiro dal mercato dell'OGM in questione.

EMENDAMENTO DEL PE:

Gli Stati membri dovrebbero dunque essere autorizzati ad adottare, caso per caso, misure che limitino o vietino la coltivazione di determinati OGM o gruppi di OGM o di tutti gli OGM in tutto il loro territorio o in parte di esso e a modificare tali misure nel modo ritenuto opportuno, in qualsiasi fase della procedura di autorizzazione, di rinnovo dell'autorizzazione o di ritiro dal mercato dell'OGM in questione

Praticamente il PE vorrebbe attenuare ulteriormente la possibilità degli Stati di limitare o di vietare la coltivazione di OGM, FERMO RESTANDO (si legge nel prosieguo) l'obbligo di importare (la chiamano "libera circolazione") le sementi e i materiali di motiplicazione delle piante geneticamente modificate...Cioé quest'obbligo di "libera circolazione" della merda e l'obbligatorietà della coltivazione degli OGM decisi a livello UE, non sono mai e poi mai rimessi in discussione né potrebbero esserlo poiché costituiscono il frame portante della costruzione retorica dell'UE entro il quale i pesciolini si possono muovere senza mai potere uscire dall'acquario.

Nicoletta Forcheri, 5 luglio 2011

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