lunedì 3 ottobre 2011

Banca Popolare Italiana depressa dopo arresto Fiorani


Borse instabili in avvio, Bpi depressa dopo arresto Fiorani

Le Borse europee sono instabili in avvio, anche se ieri sera la Federal Reserve ha annunciato un cambio di politica monetaria, nel quale il mercato ha letto la fine della stagione del rialzo dei tassi Usa. Il clima non è aiutato nemmeno dalla chiusura positiva di Wall Street dopo l'atteso rialzo di 25 punti base del costo del denaro. Intanto, in vista del dato sulle scorte, i prezzi del petrolio sono vicini ai massimi delle ultime cinque settimane.

Nelle contrattazioni after hours di New York, le quotazioni dell'oro nero si sono infatti attestate a 61,31 dollari al barile. A spingere i prezzi sono i timori per l'avvicinarsi di una tempesta di neve nel nord est degli Stati Uniti e le previsioni di un aumento della domanda di gasolio da riscaldamento. A Milano, dove il Mibtel scende dello 0,12% a 26.467 punti e l'S&P/Mib dello 0,08% a 34.944 punti, tiene banco la vicenda BPI.

L'azione reagisce con un calo del 2% a 7,10 euro alla notizia arrivata ieri in tarda serata che Gianpiero Fiorani, l'ex ad della Banca Popolare Italiana, è stato arrestato. Si tratta dell'esecuzione di un provvedimento del gip di Milano, Clementina Forleo, che riguarda anche altre quattro persone, con l'accusa di associazione a delinquere nell'ambito dell'inchiesta sulla scalata ad Antonveneta (ferma a 26,20 euro) finalizzata all'appropriazione indebita e ad altri reati per cui era partita l'inchiesta condotta dai pm Eugenio Fusco e Giulia Perrotti: aggiotaggio e insider trading.

Oltre a Fiorani, le misure interessano l'ex direttore finanziario di Bpi, Gianfranco Boni, l'ex consulente della banca, Silvano Spinelli, e i fiduciari svizzeri, Paolo Umberto Marmont e Fabio Massimo Conti, gestori del fondo Victoria & Eagle. Per Fiorani e Boni, entrambi arrestati ieri sera, la custodia cautelare è in carcere, mentre Spinelli è ai domiciliari nella sua casa di Lodi. Marmont e Conti, destinatari di ordini di custodia in carcere, si trovano al momento in Svizzera.

Proprio ieri la Commissione europea ha deciso di avviare un'azione legale nei confronti di Roma per la gestione da parte della Banca d'Italia delle recenti Opabancarie. Il governatore della Banca d'Italia Antonio Fazio, accusato da media e politici di aver favorito Fiorani, ha sempre respinto le accuse di parzialità ed è rimasto al suo posto nonostante le richieste di dimissioni giunte da più parti.

I sindacati della Banca d'Italia che ieri hanno scioperato contro la gestione Fazio, hanno chiesto alla Banca centrale europea di verificare se l'atteggiamento di Fazio, che avrebbe ricevuto dei regali da Fiorani, sia in linea con il codice di condotta per i membri del consiglio direttivo. Tra le altre banche, salgono Sanpaolo Imi (+0,31%) e BPU (+0,21%) che questa mattina ha approvato l'aggiornamento ordinario del piano industriale per il periodo 2006-2008.

Il target dell'utile netto nel 2008 è superiore a 750 milioni di euro, il Roe oltre il 15% e il margine d'interesse è pari a 1.950 milioni di euro. Il target per il 2007 conferma l'utile netto superiore a 650 milioni di euro e il Roe superiore al 14%. Non è da meno, ma tra gli assicurativi, Alleanza (+0,39%).

Mentre Fiat accoglie con un +0,45% a 7,56 euro il dato sulle immatricolazioni di auto in Europa occidentale. Se, in generale, hanno registrato una flessione del 2,8% rispetto a novembre 2004, l'Italia si è mossa in controtendenza con immatricolazioni in aumento del 3,1% e la stessa Fiat ha mostrato in Europa vendite in aumento del 1,4% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

Per il solo marchio Fiat le vendite sono salite del 6,7%. Per Lancia e Alfa Romeo, invece, si è registrato, rispettivamente, una flessione del 4,1% e del 19,3%. La quota di mercato del gruppo Fiat si è così attestata, il mese scorso, al 7,1% in crescita rispetto al 6,8% registrato a novembre 2004. Invece nei primi undici mesi dell'anno le immatricolazioni di auto nuove del gruppo Fiat hanno registrato un calo del 13,1%: -14,7% per il marchio Fiat, -17,6 per Alfa Romeo, +3,4% per Lancia.

Buon progresso anche di Autostrade (+0,92% a 19,65 euro) che si è vista sfilare da sotto il naso la società francese APRR. Questa mattina infatti il ministero dell'economia ha comunicato di aver ceduto il 70,2% della società autostradale alla cordata australo-francese Macquarie-Eiffage al prezzo di 61 euro per azioni.

Il Governo francese ha inoltre deciso di vendere il 50,3% di Autoroutes du Sud de la France (Asf) al gruppo di costruzione francese Vinci al prezzo provvisorio di 50 euro per azione, mentre il 75,7% di Sanef andrà alla cordata guidata dal gruppo Spagnolo Albertis e costituita da Axa, Caisse des Depots et Consignations, Cnp Assurances, Financiere e Fonciere de Participations e Predica per un prezzo di 58 euro per azione.

Per il resto del listino, segnaliamo la corsa di Eurotech (+12%), mentre si è fermataPrima Industrie (-2,98%), premiata alla vigilia. La società ha fatto sapere di non avere allo studio alcuna operazione straordinaria, tale da giustificare l'andamento del titolo negli ultimi giorni. Neppure il Cda, convocato per il prossimo 19 dicembre, ha all'ordine del giorno alcun argomento tale da giustificare l'andamento del titolo.

Prima Industrie ha però indicato di aver ricevuto una "generica manifestazione di interesse da parte di un soggetto industriale del settore finalizzata a eventuali cooperazioni industriali non escludendo potenziali ingressi nel capitale", che tuttavia, in quanto priva di "sufficienti elementi di determinatezza e concretezza, non è tale da poter essere allo stato valutata da Prima Indutrie neppure ai fini di iniziare una potenziale trattativa".

Francesca Gerosa