venerdì 3 maggio 2013

UN ALTRO SENZA-REDDITO S'IMPICCA

SALERNO, OPERAIO SENZA LAVORO S'IMPICCA. RABBIA DEI FAMILIARI: "COLPA DELLO STATO"

LEGGO.IT 02 Maggio 2013 - 23:34

SALERNO - «Da parte della Famiglia Carrano: tutto questo a causa dello Stato. Grazie». Un operaio di 62 anni, Nicola Carrano, rimasto senza lavoro dopo essere stato licenziato, si è suicidato oggi impiccandosi alla trave della soffitta della sua abitazione, nelle campagne di Matinella di Albanella (Salerno) e la famiglia ha lanciato l'atto d'accusa sui manifesti che, poche ore dopo, ha fatto affiggere in paese per annunciarne la morte.
A convincere i familiari che l'uomo abbia deciso di farla finita perchè non sopportava più la sua condizione di operaio rimasto senza lavoro e, ai suoi occhi, senza dignità, dopo aver guidato per anni, con orgoglio e soddisfazione, le betoniere di una ditta di calcestruzzi, è stata la lettera che Nicola Carrano ha scritto per spiegare i motivi del gesto. L'hanno trovata gli stessi familiari, insieme al corpo senza vita. Hanno chiamato il 118, sono intervenuti i Carabinieri e la Procura di Salerno che, disposto l'esame esterno del corpo, ha subito dato il nulla osta per i funerali, che saranno celebrati domani, ad Albanella.
Nicola Carrano era stato licenziato dalla ditta di calcestruzzi un anno fa. La ditta era stata costretta a ridurre il personale a causa della crisi e, nonostante questo, era poi fallita. L'uomo ha cercato un nuovo lavoro come autista di betoniere, ma senza risultati. Poi ha cercato di adattarsi, ha accettato altri tipi di lavori, sempre nel settore edile, sempre nei cantieri della zona, ma sempre in maniera saltuaria. Di recente era stato sottoposto a un intervento chirurgico e si era progressivamente chiuso in se stesso. Era sposato e aveva tre figli.
La piccola comunità di Albanella (poco più di seimila abitanti, tra i Monti Alburni e il Golfo di Salerno, che vive di agricoltura e allevamenti di bufali) si è stretta intorno alla famiglia. «È stato un gesto disperato che ha colpito una famiglia di persone perbene e di grandi lavoratori - ha detto il vicesindaco del paese, Vito Capozzoli - Siamo sconvolti, tutto il paese è sconvolto. È la prima volta che qua succede qualcosa del genere e pur nelle difficoltà mai nessuno era arrivato a fare un gesto così drammatico».

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