lunedì 3 novembre 2014

Un sistema zombie: così il capitalismo è uscito dai binari

traduzione dall'inglese by Francesco Levanto

Costi pubblici del signoraggio bancario

Costi pubblici del signoraggio bancario

Pubblicato il novembre 1, 2014 da: Redazione
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Costi pubblici del signoraggio bancario

Lo Stato Italiano (e gran parte degli altri Stati Sovrani nel Mondo) ha abdicato alla propria Sovranità Monetaria a favore della Banca Centrale (prima Banca d’Italia, ora Banca Centrale Europea).
Questi “Fantasmi Giuridici” sono privati, appartengono a Banche Private di Banchieri Privati, e quindi rispetto al Cittadino (ignaro, ignorante, indifeso e spesso indifferente) adoperano la logica del ‘servirsi’ e non del ‘servire’, unico comportamento etico (v. Giacinto Auriti).
Come tutte le Corporation, le Banche non sono orientate all’Etica ma al Profitto (v. Domenico De Simone).
I politici sono “camerieri dei banchieri” per quei personaggi che hanno saputo ‘vedere’ al di là della cortina di fumo e menzogna che cela la vera realtà del sistema bancario e finanziario dell’Italia e di tutto il Mondo e che si chiama Usurocrazia (v. Ezra Pound).
Se lo Stato stampasse la propria moneta, come conia le proprie monetine, si estinguerebbe di colpo il mostruoso Debito Pubblico che grava su tutti Noi, i Nostri Figli e quindi il Nostro Futuro.
Si spezza così la catena della schiavitù della moneta-bancaria, catena forgiata dalla creazione dal nulla della moneta-debito (‘ex nihilo’ – v. Maurice Allais).
Il Popolo, di nuovo padrone della propria Sovranità Monetaria, tornerebbe a Vivere.
Lo Stato tipografo
Facciamo un esempio: lo Stato paga un Dipendente Pubblico 1.400 euro, che in contanti equivale ad un mazzetto di 14 banconote da 100 euro nominali (valore nominale = di facciata, quanto stampato sulla carta-moneta).
Attualmente ogni banconota costa allo Stato 100 euro, più gli interessi (mettiamo che il Tasso di Sconto, che è il costo del denaro tra Banca Centrale e Banche Locali, è al 2,5% e che si applichi anche allo Stato).
Al Banchiere la stessa Banconota costa 3 centesimi di euro (3 eurocent = 0,03 euro = valore intrinseco = costo di produzione = costo medio della carta, inchiostro, tecniche anticontraffazione ecc…).
Il Banchiere ricava 1.435 euro (100 x 2,5% x 14).
Il Banchiere spende 0,42 euro (14 x 0,03).
Il Banchiere guadagna 1.434,58 euro (1.435 – 0,42) e questo è il signoraggio sullo stipendio di un singolo dipendente.
Quanti sono i Dipendenti Pubblici? 3 milioni? Quant’è lo stipendio medio? Quello indicato? Un po’ meno, un po’ di più? Fate voi gli aggiustamenti…
Uno stipendio di 1.400 euro ‘costa’ allo Stato 1.435 euro.
Lo stesso meccanismo per una strada, un ospedale, un ponte, un carroarmato, un telefono…
E queste spese dello Stato vanno saldate, con le Tasse.
Calcoliamo, da Bar dello Sport, la Tassa che tutti i cittadini devono pagare per saldare 1.435 euro x 3 milioni di dipendenti pubblici.
Non facciamoci distrarre e lasciamo ai politici giocare sul fatto se i Dipendenti pubblici sono tanti o pochi o il giusto, e se i ponti servono o non servono, se gli Ospedali e le scuole vanno privatizzate o no.
Noi ormai abbiamo capito che anche UN SOLO dipendente costerà sempre più di quanto il poverino intasca.
Facciamo due conti:
1.435 x 3.000.000 = 4.305.000.000 euro !
4,3 miliardi di euro al mese ! e poi ci sono le strade, gli Ospedali ecc…
E se lo Stato stampasse i propri soldi?
Stampare un mazzetto di banconote che valgano 1.400 euro costa 0,42 euro, ricordiamolo…
0,42 x 3.000.000 = 1.260.000 euro !
Il Pubblico Impiego allo Stato costerebbe 1,6 milioni di euro al mese !
E’ assurdo?!?! 4,3 miliardi di euro contro 1,6 milioni di euro?
Quanti contribuenti ci sono in Italia ? Facciamo pagare anche i gatti? Diciamo 30 milioni?
Trovate Voi i dati precisi. ..
4,3 miliardi di euro / 30 milioni di tassati = 143 euro!
1,6 milioni di euro / 30 milioni di tassati = 0,05 euro!
Con il signoraggio del Banchiere, il Pubblico Impiego costa al Contribuente (attualmente) 143 euro al mese, senza signoraggio invece, solo 0,05 euro al mese.
E gli impiegati non perderebbero Potere d’Acquisto perché le banconote sarebbero garantite dallo Stato, quindi dalla comunità tutta, per semplice convenzione, perché la banconota avrebbe il valore che tale convenzione ‘induce’ nella carta.
E’ il Popolo che accettando la carta-moneta (per convenzione tra i Cittadini stessi di una Società) ne crea il valore, con il principio dell’induzione, scoperto dal Prof. G. Auriti.
Non serve neanche la riserva aurea (in ogni caso e di fatto già assente dal 1971, con la fine degli accordi di Bretton Woods, per volere di Nixon e la chiusura della Gold Window).
Stesso discorso per le strade, pensionati, ospedali…
Lo Stato pagherebbe le Ditte che fanno le Grandi Opere con moneta propria, non carica di Usura Bancaria.
La realizzazione di Servizi e Lavori Pubblici saranno discussioni squisitamente politiche e non economiche.
Sarà il consenso popolare a determinare investimenti, senza dipendere da Usurai.
Se il Popolo ritiene necessario un ponte, lo Stato stampa i soldi necessari per fare quel ponte.
Così non si avrà inflazione perché, a costo zero (spese tipografiche), si crea il bene-moneta per realizzare il ponte, ossia il suo equivalente Bene Reale (concetto base del Credito Sociale. v. L’Isola dei Naufraghi, di Louis Even).
Da qui si può partire per creare il Reddito di Cittadinanza, perno concettuale e pratico per slegare il Popolo dalle angherie e ricatti dei Detentori del Potere di Emettere Moneta.
Anonimo Pontino
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