venerdì 27 novembre 2015

Elementi giuridici del sistema di creazione di mezzi monetari

Workshop per Magistrati, Avvocati,
Notai e Dottori Commercialisti

“Elementi giuridici del sistema di creazione di mezzi monetari delle banche private”

giovedì, 26 novembre – ore 15.00 – 17.30
BOLZANO – Casa Kolping, Via A. Kolping, 3 – Josefsaal

http://humaneconomy.it/workshop-elementi-giuridici-del-sistema-di-creazione-di-mezzi-monetari-delle-banche-private-per-magistrati-avvocati-notai-e-dottori-commercialisti/

Nella crisi del 2008, abbiamo appreso che la contrazione della moneta in circolazione è dovuta alla contrazione del credito concesso dalle banche, e che quindi le banche non si limitano a raccogliere e prestare moneta liquida, ma li creano, in virtù di un potere non conferito da alcuna legge, e spesso in modo temerario e distruttivo per la collettività.Oggi un crescente numero di studi economici e giuridici sta gettando luce sulla natura, sugli effetti e sui problemi di legittimità costituzionale e ordinaria della pratica generalizzata con cui le banche commerciali, da decenni oramai, generano oltre il 92% della liquidità nel sistema
  • nella loro attività imprenditoriale privata
  • con operazioni contabili ed elettroniche
  • senza impegnare riserve o altri capitoli di bilancio
  • denominandola come valuta legale mentre è moneta creditizia.
La scoperta di questa realtà e il diffondersi della conoscenza di essa, impone il problema della legittimità di un tale sistema monetario, oltre che della sua opportunità, rispetto sia alla legge ordinaria che alla Costituzione.
Si può sostenere che un credito derivante da “moneta-contabile” (c.d. moneta scritturale), creata dalle banche private attraverso una mera operazione contabile/digitale è invalido, ovvero, nullo (la voce contabile “crediti verso clienti a debiti verso clienti” comporta una semplice espansione del bilancio bancario).
Inoltre, il procedimento suddetto è in netto contrasto con le norme del Trattato di Maastricht e quelle del D.Lgs. n. 385/1993 (T.U. Bancario).
Contenuti del workshop:
  • L’atto di creazione della moneta-contabile come atto illecito delle banche private
  • Implicazioni giuridiche dell’accettazione di questa prassi da parte degli Stati
  • I risvolti di questi fatti e la criminalità organizzata
  • L’espansione di bilancio delle banche dovuta all’erogazione del credito come creatio ex nihilo; le implicazioni di questo fatto sul proprio indebitamento e sull’indebitamento interbancario; impossibilità sistemica e matematica della restituzione dei debiti dei rispettivi interessi.
Spesso Magistrati e Avvocati non sono a conoscenza della prassi di creazione monetaria e degli aspetti contabili bancari. Il workshop offre quindi la possibilità di sviluppare un nuovo orientamento sia dottrinale, che giurisprudenziale.
Verranno inoltre esposti gli strumenti di rimedio e di soluzione per neutralizzare gli effetti di questo problema, sia per quanto concerne le banche, sia per quanto riguarda gli Stati. Per eliminare il rischio di default delle banche, non è necessario far ricorso a nuovi fondi, che aumenterebbero ulteriormente la pressione fiscale. Occorre invece una semplice legge, che definisca nuovi strumenti contabili per il risanamento delle banche in crisi.

Programma del workshop: “Elementi giuridici del sistema di creazione di mezzi monetari delle banche private”

giovedì, 26 novembre – ore 15.00 – 17.30 BOLZANO – Casa Kolping, Via A. Kolping, 3 – Josefsaal

nicolas_giannakopoulos_04_015.00 Dott. Nicolas Giannakopoulos
“Creazione illegittima della moneta e l’aspetto penale nella sua accettazione da parte degli Stati ed il suo collegamento con la criminalità organizzata” (in lingua italiana)
Nicolas Giannakopoulos era responsabile di un programma di ricerca triennale finanziato dalla Confederazione Svizzera dal titolo “corruzione svizzera e criminalità organizzata”. Prima di questo è stato attivo in molti programmi di ricerca e ha effettuato numerose analisi per le grandi istituzioni. Ha collaborato strettamente con i servizi di polizia e magistrati ed è stato premiato con la medaglia al merito dalle autorità giudiziarie brasiliane. Mr. Giannakopoulos ha pubblicato materiale significativo riguardante i diversi aspetti delle moderne organizzazioni criminali. Egli è anche Presidente e co-fondatore di OCO, l’Osservatorio di criminalità organizzata e direttore dell’azienda con sede a Ginevra indagine penale interno COSA.
IMG_22102015_11021915.45 Univ.-Prof. Mag. Dr. Franz Hörmann
“Argumente gegen die Möglichkeit eines wirtschaftlichen Schadens von Banken bei Kreditausfall aufgrund der buchtechnischen Giralgeldschöpfung” (in deutscher Sprache – con traduttore italiano)
Seit 1983 am Institut für Revisions-, Treuhand- und Rechnungswesen der Wirtschaftsuniversität Wien beschäftigt, 2001-2010 Gastprofessor am Institut für Wirtschaftsinformatik (Communications Engineering) der Universität Linz, seit 1997 gewerblich befugter Unternehmensberater, von 1995-2015 korrespondierendes Mitglied des Fachsenats für Datenverarbeitung der österreichischen Kammer der Wirtschaftstreuhänder und seit 2001 Prüfungskommissar im Rahmen der Wirtschaftsprüfer-Ausbildung der österreichischen Kammer der Wirtschaftstreuhänder. Von 2001-2010 Lektor an der FHW (Fachhochschule der Wirtschaftskammer Wien). Entwickelte die neue Geldform „Informationsgeld“ (http://www.informationsgeld.info)

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16.30 Avv. Marco Della Luna
“Elementi giuridici della creazione di moneta-scritturale contra ius in base all’ordinamento giuridico italiano”
(in lingua italiana)
www.marcodellaluna.info, avvocato, dottore in legge e in psicologia, autore di testi in materia monetaria e di social control (Euroschiavi, Neuroschiavi, Cimiteuro, La moneta copernicana, Sbankitalia e altri).
Contributo spese: 60 € (incl. una brochure di ca. 50 pag.)
Posti limitati – contattateci per l’iscrizione: via Email: event@humaneconomy.it o per tel.  334 3218495
Lieti della Vostra affluenza per trattare e discutere insieme un tema cruciale per la pace sociale e un futuro armonioso dell’umanità
Il Team di Human Economy

Usa, nuova azione giudiziaria nei confronti di dieci grandi banche

Usa, nuova azione giudiziaria nei confronti di dieci grandi banche


Una class action è stata intentata contro le dieci più grandi banche di Wall Street e due piattaforme di scambio con l'accusa di aver formato "almeno dal 2007" un cartello per limitare la competizione nel mercato del più diffuso tipo di derivati, gli "interest rate swap" (prodotti derivati da tassi di interesse). Si tratta di un mercato valutato circa 320 miliardi di dollari.
La causa è stata presentata presso la corte distrettuale di Manhattan contro il gotha di Wall Street: Goldman Sachs, Bank of America Merrill Lynch, JPMorgan Chase, Citigroup, Credit Suisse, Barclays, Bnp Paribas, Ubs, Deutsche Bank e Royal Bank of Scotland.
Secondo i ricorrenti, l'accordo tra le banche, in teoria concorrenti e rivali, ha impedito l'ingresso sul mercato di questi derivati di intermediari alternativi non bancari. La causa è stata presentata dai titolari di un fondo pensione di Chicago che avrebbe pagato più del dovuto i contratti di swap sottoscritti. Accanto alle banche sono citate in giudizio due piattaforme di scambio degli swap, la Icap e la Tradeweb. Quest'ultima è controllata al 40% dall'agenzia di stampa anglo-canadese Thomson Reuters che però non è citata in giudizio.
Già a metà settembre dodici istituti bancari avevano accettato di pagare 1,87 miliardi di dollari per risolvere una vertenza giuridica negli Stati Uniti. In quel caso le banche erano accusate da investitori di pratiche contrarie alla concorrenza sul mercato dei prodotti derivati di credito ("credit default swap").

La Massoneria accusa: stragi di Parigi ? E' stato Mario Draghi

“I veri mandanti dell’Isis e la Superloggia massonica Hathor-Pentalpha”

“I veri mandanti dell’Isis e la Superloggia  massonica Hathor-Pentalpha”
Intervista esclusiva a Gioele Magaldi, Gran Maestro del Grande Oriente Democratico (www.grandeoriente-democratico.com) e Presidente del Movimento Roosevelt (www.movimentoroosevelt.com), autore del best-seller “MASSONI. Società a responsabilità illimitata. La scoperta delle Ur-Lodges” (Chiarelettere, Milano 2014) primo volume di una trilogia, che sta anche per essere pubblicato in lingua spagnola, francese e inglese.

D. Magaldi, lei afferma nel suo libro “Massoni” che il nome “Isis” ha un significato legato a una superloggia massonica…
R. Come ho spiegato nel primo volume della serie di Massoni. Società a responsabilità, Chiarelettere Editore, l’Isis e il progetto politico-terroristico connesso sono una precisa e meditata creazione ad opera della Ur-Lodge Hathor-Pentalpha, una superloggia sovranazionale malignamente “eretica ed estremista” nei suoi fini e nei suoi mezzi, persino rispetto agli ordinari circuiti massonici neoaristocratici e reazionari. Del resto, Isis o Iside è la stessa divinità egizia che, in determinati contesti mitologico-rituali, assume il nome di “Hathor… Tutto questo, comunque, viene spiegato minuziosamente nel libro Massoni, cosi come vi vengono profetizzati- con mesi e mesi di anticipo (il libro è uscito nel novembre 2014)- eventi quali i tremendi attentati terroristici di Parigi del 7 gennaio (episodio di “Charlie Hebdo”) e del 13 novembre 2015.
Le superlogge “Hathor-Pentalpha”, “Amun”, “Geburah”, “Der Ring” (alla guida di altre, loro satelliti) lucrarono enormi profitti geopolitici ed economici dalle guerre “preventive” al terrorismo dei primi anni ‘2000. Guerre che avrebbero avuto un senso solo se davvero fossero state volte ad “esportare” democrazia, libertà, laicità, diritti universali e infrastrutture materiali e immateriali in grado di garantire in Medio Oriente e altrove non solo istituzioni fondate sulla sovranità popolare e il pluralismo liberale, ma anche giustizia sociale e prosperità per tutti e per ciascuno. Cosi non fu. Quelle guerre, scatenate con il pretesto di abbattere “regimi canaglia” fiancheggiatori del terrorismo islamico, in realtà sono servite a scopi di ampliamento del potere e della ricchezza di un ristretto numero di gruppi massonici reazionari e neoaristocratici.

Cosa sono le superlogge massoniche?
Anzitutto occorre rammentare che il termine tecnico per denominarle è “Ur-Lodges”. Si tratta di logge molto potenti e speciali, di respiro e composizione sovranazionale, che cooptano tra i propri membri eminenti personaggi (sia uomini che donne) appartenenti alle Comunioni massoniche tradizionali (Gran Logge e Grandi Orienti) e anche profani e profane di particolare spessore e prestigio politico-sociale, economico-finanziario, mediatico, militare e culturale. E si tratta di contesti dove non ci si occupa soltanto di gestire il potere ai suoi massimi livelli globali, ma anche di cenacoli dove teorie e pratiche rituali ed esoteriche vengono coltivate con grande assiduità e scrupolosità. In effetti, a partire da fine Ottocento (momento di nascita delle prime, tra queste superlogge) e poi soprattutto nel corso del Novecento e nel primo quarto del XXI secolo, l’egemonia massonica e l’egemonia tout-court a livello planetario passa dalle tradizionali comunità massoniche organizzate su base nazionale a queste superlogge sovranazionali.

Perché una superloggia dovrebbe scatenare il terrore in Europa?
Da mesi, con la sceneggiata hollywoodiana sull’Isis e i suoi tagliatori di teste trasmessa worldwide, si è dapprima preparato il terreno. Poi è giunto il primo assaggio cruento nel cuore del Vecchio continente (vedi attentato alla sede della rivista “Charlie Hebdo”), quindi c’è stata una ulteriore escalation con l’episodio di venerdì 13 novembre 2015 e la strage di Parigi. Pur dissentendo da qualsivoglia paranoia complottista sulle numerologie di certi eventi, occorre rammentare che da quando, il venerdì 13 ottobre del 1307, il re di Francia Filippo il Bello diede l’ordine di arresto dei Cavalieri Templari, “venerdì 13” è divenuto un significante importante e famigerato negli ambienti esoterici e massonici e poi anche nell’immaginario collettivo “profano”, tanto da dar vita, in tempi recenti, ad alcune serie filmografiche sul tema.
E’ in corso una lotta fratricida tra ambienti massonici neoaristocratici, egemoni da mezzo secolo, e la ripresa di attività dei circuiti latomistici progressisti, decisi ora ad invertire il corso antidemocratico e tecnocratico tanto della globalizzazione che della governance europea. Colpendo in un giorno molto preciso e particolare, le manovalanze terroristiche eterodirette dagli ambienti della Ur-Lodge Hathor-Pentalpha, intendevano conseguire due precisi obiettivi.
Uno: dare un segnale infra-massonico ai circuiti liberomuratori progressisti e in particolare a una superloggia precisa, legata alla tradizione dei Templari e operante con particolare attenzione in Francia, in questi mesi… Dirò poi di che Ur-Lodge si tratti e che cosa stia cercando di fare sul territorio francese.
Due: grazie allo shock provocato e allo spauracchio della presunta impossibilità di garantire la sicurezza senza misure emergenziali, determinare sia in Francia che altrove un maggiore controllo politico, sociale e mediatico “autoritario”, mediante l’introduzione di eventuali modifiche costituzionali (vedi gli annunci di Hollande in tal senso) e di una sorta di “Patriot Act” europeo. In sostanza, dopo aver determinato una cinesizzazione del popolo europeo sul piano dei rapporti sociali ed economici (smantellamento del welfare, disoccupazione galoppante, crollo della domanda aggregata e dei consumi e conseguente aumento di manodopera a buon prezzo e con bassi salari) e dopo aver costruito una UE matrigna e antidemocratica (il Parlamento europeo, luogo di rappresentanza della sovranità del Popolo europeo non ha il potere di fiduciare e sfiduciare un esecutivo politico continentale che sia sovraordinato alle strutture burocratiche comunitarie, invece di essere, come effettivamente è, subordinato alla dittatura tecnocratica della Bce, vero “dominus” non elettivo dell’attuale Europa), adesso si cerca di mortificare ulteriormente la vita democratica del Vecchio continente, introducendo, per mezzo della paura del terrorismo, leggi liberticide e autoritarie.

Il Procuratore nazionale Antimafia, Franco Roberti, ha detto che “forse dobbiamo essere pronti a rinunciare ad alcune delle nostre libertà personali, in particolare dal punto di vista della comunicazione” a causa della necessità di combattere con ogni mezzo il terrorismo. Cosa ne pensa?
Proprio il 14 novembre, sul sito ufficiale del Movimento Roosevelt (www.movimentoroosevelt.com), poi rilanciato anche sul sito di Grande Oriente Democratico (www.grandeoriente-democratico.com), è apparso un importante intervento intitolato “Strage a Parigi del 13 novembre 2015: il tragico avverarsi delle profezie di MASSONI e di Gioele Magaldi (risalenti al 2014) e un necessario impegno di tutti e di ciascuno per difendere democrazia e libertà, contro qualsivoglia deriva autoritaria e illiberale in stile Patriot Act sul suolo europeo e contro altre conseguenze strumentali e scellerate auspicate dai mandanti degli attentati di ieri (13 novembre) e del 7 gennaio 2015 in Francia”, articolo pubblicato il 14 novembre 2015 sul sito MR, di cui consiglio un’attenta lettura. Dopo qualche polemica iniziale, “a caldo”, rispetto a quanto da lui affermato, ho avuto modo di informarmi meglio sulla figura di Franco Roberti, procuratore antimafia e antiterrorismo, e in molti me ne hanno parlato come di persona seria, competente e amante della libertà e della democrazia. Credo, quindi, che quelle parole (anch’ esse dette “a caldo”, sull’onda dei fatti terribili che ci hanno tutti indignato e scosso) sul fatto di rinunciare alla libertà, specie di comunicazione, in favore della sicurezza, siano state pronunciate in un momento di comprensibile e preponderante preoccupazione di assicurare al popolo italiano il massimo di tutela da minacce terroristiche.
Ma sono altrettanto convinto che Franco Roberti e i suoi collaboratori saranno in grado di lavorare alacremente sul lato della prevenzione e del controllo sapiente del territorio e dei luoghi più esposti a rischio, senza minimamente attentare alle libertà fondamentali dei cittadini. Del resto, il massone progressista Benjamin Franklin, uno dei massimi padri della nascita della prima Repubblica costituzionale e democratica al Mondo, gli Stati Uniti d’America, soleva affermare: “Chi è pronto a dar via le proprie libertà fondamentali per comprarsi briciole di temporanea sicurezza, non merita né la libertà né la sicurezza”.
A proposito dei fatti di Parigi di venerdì scorso, vorrei aggiungere quello che mi hanno suggerito diversi amici fraterni onesti e scrupolosi, tra i quadri e i dirigenti dei servizi d’intelligence (di diverse nazioni) operanti in Francia, e in particolare a Parigi. E sa cosa mi hanno detto? Che senza una falla grossa come una casa nell’operato degli stessi servizi segreti occidentali e francesi (qualche agente infedele che, evidentemente, ha “collaborato” con i terroristi, tradendo con infamia i propri doveri e la propria dignità di uomo e di servitore dello Stato), quello che è accaduto venerdì 13 novembre non sarebbe mai potuto accadere.
Ma stiamo scherzando? Terroristi che arrivano indisturbati a pochi passi da dove si muove il Presidente della Repubblica e che vanno a fare il più atroce attentato in un locale che avrebbe dovuto essere scientificamente guardato a vista da servizi d’intelligence e sicurezza, in quanto già attenzionato in precedenza per possibili atti di terrorismo e violenza?
Senza la connivenza di apparati deviati dell’intelligence militare e civile, tutto ciò non sarebbe stato assolutamente possibile. Ecco, dunque ci si prodighi per evitare, in Italia, le falle clamorose e inescusabili relative alla prevenzione degli attentati e al presidio capillare dei luoghi più esposti a rischi. E da questo punto di vista, in molti che lo conoscono bene, mi assicurano che Franco Roberti rappresenti una garanzia- per competenza, intelligenza e desiderio sincero di proteggere la popolazione esposta a minacce terroristiche- di prim’ordine.

Quando e come finirà, se finirà, questa tragedia?
La tragedia non finirà da sola. La sua fine dipende insieme dalle iniziative dei massoni progressisti nel contrastare i progetti di involuzione neo-feudale su scala europea, occidentale e globale e dal risveglio dell’orgoglio di tutti i cittadini comuni, latori pro-quota di sovranità. In questa prospettiva è stato fondato il Movimento Roosevelt (www.movimentoroosevelt.com ), per unire in una alleanza comune élites progressiste e popolo sovrano desideroso di difendere con le unghie e con i denti tre secoli di conquiste democratiche e liberali.

Le sue verità sono sconvolgenti, lei vende tantissimi libri e gira l’Italia a spiegarle a tutti. Ha mai avuto una querela?
Ho ricevuto querele (stralunate) per diffamazione, in relazione alle attività del sito ufficiale di Grande Oriente Democratico (www.grandeoriente-democratico.com ), Movimento massonico d’opinione di cui mi onoro di essere Gran Maestro. Ma non ho ricevuto alcuna querela per questioni attinenti alla pubblicazione del libro Massoni. Società a responsabilità illimitata. La scoperta delle Ur-Lodges.

Nella massoneria, adesso, pensa di avere più amici o più nemici?
Ho sicuramente sia molti amici che molti nemici, all’esterno del network specifico di GOD, parte del più ampio campo di azione della Libera Muratoria progressista, di cui sono parte integrante. Tuttavia, da qualche tempo a questa parte accadono cose un po’ strane…
L’altro giorno, ad esempio, qualcuno mi ha iscritto ad un Gruppo “Massoneria” su facebook e poi, su quello stesso Gruppo, ieri, mercoledì 18 novembre, sono stato oggetto di minacce di esplicita violenza fisica e anche di morte, da alcuni massoni italiani, peraltro riconoscibili con nome e cognome. Sarà naturalmente mia cura, nelle prossime ore, allertare della cosa in modo adeguato sia le autorità giudiziarie competenti che l’opinione pubblica.


NdB:
Mario Draghi, classe 1947, presidente della Banca centrale europea dal 2011, è affiliato a cinque logge massoniche transnazionali: alla “Edmund Burke”, alla “Pan-Europa”, alla “Compass Star-Rose/Rosa-Stella Ventorum”, alla “Three Eyes” e alla “Der Ring"

Vedi anche: La massoneria deviata che controlla il mondo, ecco la lista