venerdì 7 luglio 2017

Il signoraggio e la Costituzione della Tricolonia Italia

Il signoraggio e la Costituzione della tricolonia Italia
di Marco Saba, 7 luglio 2017

Costituzione art. 45, estratto:

"Non è ammesso il referendum per le leggi tributarie e di bilancio [cfr. art. 81], di amnistia e di indulto , di autorizzazione a ratificare trattati internazionali [cfr. art. 80].
 
Wikipedia:
 (..)L'attuale condizione di segretezza in cui permangono numerosi trattati e accordi internazionali stipulati dallo Stato italiano, risulta incompatibile con la disciplina costituzionale e, in particolare, con gli articoli 80 e 87 della Costituzione, che prevedono la ratifica del Capo dello Stato, previa autorizzazione del Parlamento con legge, di diverse tipologie di trattati, tra i quali quelli di natura politica e quelli che comportano modificazioni di leggi. Emblematico è il caso delle basi e installazioni militari NATO e USA presenti in Italia, la cui disciplina è contenuta in accordi e memorandum in gran parte mantenuti riservati.
(...)
Il 22 aprile 2014 Matteo Renzi ha firmato la direttiva che avrebbe dovuto declassificare gli atti relativi ai fatti di Ustica, Peteano, Italicus, Piazza Fontana, Piazza della Loggia, Gioia Tauro, stazione di Bologna e rapido 904.[16][17] Fino a dicembre 2016 i fascicoli risultano ancora sotto segreto di stato.


  La domanda più importante ed urgente a cui rispondere è: perché col passaggio dalla Monarchia alla Repubblica, e poi anche con la Costituzione e il Trattato di Maastricht, il potere sovrano della creazione della moneta è passato direttamente dal Re ai banchieri privati, senza passare dalla casella "Popolo Sovrano" ?

Mi spiego meglio: per adempiere perfettamente, ad esempio, al dettato costituzionale dell'art. 81: (...) Ogni legge che importi nuovi o maggiori oneri provvede ai mezzi per farvi fronte. (...), in regime di sovranità monetaria, sarebbe facile ordinare al MEF la creazione delle necessarie somme a copertura, lasciando così piena libertà di legiferare al Parlamento. Ma il combinato disposto della trinità dei poteri coloniali sottintesa nel titolo sopra, ovvero USA, BCE e UE, non ce lo consente. E quando questo veto non è opponibile in chiaro con gli strumenti previsti dalla democrazia, che non esistono, allora entrano in funzione i persuasori occulti: terrorismo e criminalità da strada, rapimenti, ricatti etc.

Se uno viene preso di mira da un killer abbastanza intelligente, c'è sempre l'ultima possibilità di offrirgli in denaro il doppio di quanto pagato da chi l'ha mandato, per poter essere risparmiati. Ma, banalmente, se non si ha in mano la cassa...
La perdita, o meglio, il non avere mai avuto concretamente in mano la sovranità monetaria, rappresenta un grave vulnus per il popolo sovrano. Le eccezioni sono solo due: la cartamoneta partigiana e i biglietti di Stato che usava Aldo Moro. Di quest'ultimo si conosce bene la fine: fu l'unico presidente del consiglio assassinato dai terroristi. Sui partigiani, stendiamo un velo pietoso.

Ma come fare per ottenere questa benedetta sovranità oggi ? L'iniziativa Moneta Nostra - che si sostanzia nell'omonima pagina facebook e che è recensita nel sito della "Banca d'Italia" - ha inteso profittare del vuoto normativo rispetto alla creazione di Euro scritturali e mette a disposizione del pubblico un modulo tramite il quale il popolo sovrano può creare denaro fiat per ripagare tutti i debiti. Debito pubblico incluso. Infatti, la qualifica di FIAT è l'imperio del sovrano che può creare "moneta" ed utilizzarla per ripagare i debiti (LEX MONETAE).
 La parola popolo nel suo significato più specifico è un termine giuridico che indica l'insieme delle persone fisiche che sono in rapporto di cittadinanza con uno Stato tali da essere titolari della sovranità che il più delle volte non viene esercitata in maniera diretta, ma delegata a uno o a più rappresentanti (Treccani).

Nel caso specifico, la sovranità di creare denaro scritturale non risulta delegata ufficialmente a nessuno, e ciò che non è chiaramente delegato rimane ovviamente nel potere del delegante, non è che sparisce nel nulla. Infatti, tra il popolo, i banchieri si erano già attrezzati da tempo in tal senso.

Il problema arriva quando UNA parte del popolo pretende di avere più sovranità di TUTTO il popolo: è lì che nascono i privilegi e le ingiustizie. Il caso della moneta, via via che la crisi si aggrava, diventa sempre più importante, in attesa che "gli illuminati" trasformino il principe italiano in un rospo, baciandolo, come hanno fatto nel caso della Grecia.

La magistratura, da parte sua, non ha ancora capito che non può impunemente decretare l'esistenza di italiani di serie A e di serie B senza incorrere in un ridicolo che potrebbe finire per minarne l'esistenza stessa.

Questa creazione sovrana di  denaro, invisa ai poteri costituiti, che però non si sono ancora doverosamente costituiti davanti a una giuria popolare, potrebbe rappresentare l'unico motore di una ripresa italiana che stenta a decollare davanti a una Banca centrale europea cieca e sorda e muta che si ostina a creare nuovo denaro solo per gli amici degli amici, ignorando, se non disprezzando, la povera plebe proletaria europea.

Nel frattempo il popolo sovrano potrà continuare ad utilizzare il sistema ideato da Moneta Nostra che, se adottato su vasta scala, salverà tutte le banche dalle sofferenze e, di conseguenza, impedirà l'ulteriore salasso della cosa pubblica che, quando le casse sono vuote, viene sempre chiamata a colmare i falsi buchi creati da banchieri che - per usare le parole di Alberto Nagel, amministratore delegato di Mediobanca, non sono capaci di redigere un bilancio tenendo conto della creazione di denaro...