mercoledì 23 maggio 2012

Parma, Pizzarotti batte moneta


Parma, Pizzarotti batte moneta: valuta anti-banche parallela all’Euro?

federico pizzarotti

PARMA – Federico Pizzarotti batte moneta: il neo sindaco di Parma vuole creare una valuta locale parallela all’Euro. Con questo “escamotage” Pizzarotti pensa di poter eludere il “signoraggio” delle banche, attuando un modello di “scambio virtuoso”, molto simile al baratto. Chissà se Pizzarotti pensa all’utilizzo dello “storico” nome del Ducato o se si inventerà qualcosa di nuovo.
Il primo sito di informazione a parlare esplicitamente di quest’idea è stato Linkiesta.it. Pizzarotti, secondo quanto scritto, avrebbe preso l’idea da due professori della Bocconi di Milano: Massimo Amato e Luca Fantacci.
I due docenti hanno ideato un “sistema di credito cooperativo locale” che, nelle loro intenzioni, dovrebbe essere appannaggio soprattutto delle imprese.
Linkiesta spiega poi in che modo Pizzarotti abbraccerebbe il loro “progetto di valuta complementare all’euro”: Secondo i grillini sarebbe un sistema di credito cooperativo tra aziende per rafforzare il tessuto locale. Un bonus per uscire dal «signoraggio», creando un sistema virtuoso di scambio, simile al baratto, per bypassare la stretta creditizia, senza più interessi privati
L’esperimento sarebbe dettato anche dalla scarsa fiducia che le banche sembrano nutrire nei confronti dei rappresentanti del Movimento Cinque Stelle. E di problemi economici la giunta Pizzarotti ne dovrà affrontare un bel po’ da subito, a partire dal debito del Comune (circa 600 milioni di euro), dal rosso del Teatro Regio (dai 7 ai 12 milioni). Somme a cui dovranno essere aggiunti i soldi della penale da pagare all’azienda Iren se, come annunciato dallo stesso Grillo, l’inceneritore non dovesse più farsi.

LETTERA DI UNA RAGAZZA UNGHERESE


22 may 2012
ragazze-ungheresi.jpgdi Gianni Fraschetti -

La lettera accorata di questa studentessa ungherese che vive in Italia dovrebbe essere pubblicata e pubblicizzata dal mainstream della informazione con il massimo risalto possibile ed invece, oltre ad  informare.over-blog  non credo che nessuno si prendera' la briga neppure di leggerla, forse.
Eppure la ragazza dice cose molto interessanti e racconta per filo e per segno come questa vilrazzadannata  che dalle torri in vetro e acciaio della UE e della BCE amministra con arroganza le vite di centinaia di milioni di europei.
L' Ungheria e' occi la nostra linea del Piave, la linea del Piave dei popoli d' Europa, se Orban riuscira' a resistere alle pressioni, ai ricatti ed alle minacce che ogni giorno gli vengono rivolte per costringerlo a chinare il capo ed allinearsi ai diktat di Strasburgo, vorra' dire che forse una speranza  di salvarci senza spargimenti di sangue esiste ancora. Se, come purtroppo pare, cosi' non sara', allora vuol dire che per salvarci dovremo combattere.



Egregio Signor Direttore,
mi chiamo Edina Karossy e Le scrivo perché ho scoperto con piacere che anche in Italia esistono persone che pensano come me e come tanti altri ungheresi (anch’io sono ungherese ma ora vivo in Italia).
Come sicuramente saprà in Ungheria attualmente governa il partito FIDESZ con Orbán Viktor che non è per niente fascista, nazi, razzista e antisemita come dice il media in tutta Europa ed è stato eletto da ¾ del popolo ungherese. Lui guarda il nostro interesse e non vuole la Unione Europea e la Banca Centrale come nostri usurai da cui dipendere. Non dice mai niente di offensivo nei confronti di nessuno ma fa capire che noi non abbiamo bisogno di creditori e vogliamo usare le nostre risorse per vivere e non desideriamo diventare il mercato dove vendere i prodotti altrui di pessima qualità distruggendo così il mercato locale. Mette in centro l’istruzione, la famiglia, la religione cristiana, la lingua come valori per una nazione.
Come avrà visto nel media italiano sono state pubblicate delle notizie tremende sull’Ungheria, che da noi non c’è la democrazia, noi mettiamo in pericolo tutta l’Europa, la nostra Costituzione è una vergogna e anche Bruxelles ci punisce perché non rispettiamo le regole. Naturalmente la situazione è scomoda anche per la Banca Centrale perché non vuole perdere un cliente “dipendente” a cui chiedere indietro interessi di interessi. Quindi in un attimo manipolano il cambio Fiorino-Euro e fanno quel cavolo che vogliono con l’economia ungherese e in un attimo mettono in difficoltà il paese.
Se Orbán Viktor fa qualcosa di scomodo inizia subito il solito meccanismo: parlare malissimo di lui e del partito in tutta Europa, manipolare i cambio delle valute e in questo modo anche se lui è un santo, nessuno ci crederà mai più. (vediamo l’esempio di Jörg Haider….l’hanno eliminato perché era assai scomodo e hanno urlato a tutto il mondo che è un ubriacone omosessuale. Ormai qualsiasi cosa facciamo, il 90% del mondo ci crede e lo ripete come un pappagallo e sarà impossibile dimostrare il contrario).
Naturalmente tutti i miei colleghi e conoscenti italiani sono convinti che io ungherese metto in pericolo la UE, la democrazia e tutto. Solo alcuni intelligenti che hanno letto la Costituzione e che mi hanno ascoltato cominciano a riconoscere la mia verità, ma la maggior parte delle persone crede a ciò che dicono nel TG. E’ incredibile come selezionano le notizie da trasmettere e il modo in cui le presentano. Ho sempre sospettato che lo facessero come gli è comodo, ma ora ho visto tutto con i miei occhi. 3 persone si sono radunate a Budapest per manifestare per una trasmissione radio dove le blasfeme erano normalissime battute su cui ridere. Qua se ne parlava per dei giorni come vergogna d’Europa dove non c’è la libertà perché chiudono le radio ecc.
Io sapevo già che tutti si stavano preparando per la manifestazione pacifica, una fiaccolata a Budapest, per far capire a Europa che il popolo ungherese era con Orbán Viktor e per far capire che non è giusto ciò che Europa fa contro gli ungherese e contro il nostro paese. Non vedevo l’ora di far vedere ai miei colleghi la verità, la notizia sui giornali che più o meno mezzo milione di persone per bene, cantando l’inno nazionale hanno fatto quella fiaccolata commovente (famiglie, anziani, disabili tutti insieme come una grande famiglia). Compro i giornali, vado su internet e veramente incredibile: neanche una parola che menziona l’evento! Zero, niente!
La stessa cosa con il plagio del Presidente della Repubblica, Schmitt Pál del FIDESZ che era costretto a dimettersi ed ora lotta per la sua verità, mentre del plagio 100 volte più scandaloso di Gyurcsány Ferenc, l’ex Presidente del Governo, liberalista socialista e comunista che ha venduto il pese, l’ha derubato spudoratamente ed ha mentito su tutto, non se ne parla. Naturalmente ha ancora potere nel suo partito, ha la faccia tosta e non si dimette anche se non ha mai messo piede in un’università, non ha mai scritto una tesi, ma si dichiara laureato. Non si vergogna minimamente, ma non deve, perché non se ne parla all’estero. E noi ungheresi potevamo già abituarci che lui è un bugiardo, quindi non fa notizia.
Insomma è scandaloso ciò che ci fanno nella UE e purtroppo non tanti se ne accorgono. In Italia ancor meno che in Ungheria. Per questo ho scoperto con piacere che qualcuno qua ha le idee a me famigliari perché sinceramente in Italia non ho trovato un partito nazionale che le rappresenti.
A me pare di lottare contro un’enorme onda nel mio piccolo quando cerco di far capire alle persone che tutto il mondo dipende dalle banche e dalle persone che hanno in mano la stampa delle banconote, che in Europa non c’è nessuna democrazia. Solo quelli che hanno in mano tutto possono dire ed agire a loro piacere, gli altri no. Sento che mi considerano un’idiota, mi prendono in giro, mi salutano con “Heil” ecc.
Così a volte penso che mi tengo i miei pensieri…è meglio. Oppure uniamo le forze e magari ci sarà qualche cambiamento? Io volevo solo raccontarLe questo e dirLe che sono contenta di non essere da sola! Le faccio i miei complimenti e Le auguro di poter divulgare le Sue idee senza difficoltà ed efficaciamente!
Magari si può agire tutti insieme, magari “si possono sfruttare” tanti ungheresi che pensano come Lei. Se Le serve qualche aiuto ungherese (per il Suo sito, traduzioni ecc) io ci sto volentieri! Forse se tante persone in diversi paesi d’Europa aprono gli occhi e vedono ciò che succede porta a qualche cambiamento. Se Lei vede qualche fantasia in questa possibilità, La prego di farmi sapere cosa posso fare (non sono esperta di politica, di economia, io lotto nel mio piccolo, ma La aiuto molto volentieri).
Cordialmente.
Edina Karossy

Parma: hanno vinto i cittadini


Parma: hanno vinto i cittadini


Grillo_Pizzarotti.jpg


"Grandi. Siete stati grandi tutti. Abbiamo conquistato Parma, la nostra Stalingrado, e adesso andiamo verso Berlino. Due considerazioni: la prima riguarda i soldi. Abbiamo dimostrato di poter fare politica senza soldi. A Parma sono stati spesi 6.400 euro di autofinanziamento e abbiamo vinto. Come abbiamo vinto a Mira e Comacchio con poche centinaia di euro. Devono chiedersi come mai, perché e come abbiamo fatto. Dovranno confrontarsi su queste cose. E poi non ha vinto Pizzarotti a Parma, ma hanno vinto i cittadini di Parma. Questo concetto bisogna capirlo. Il Movimento 5 Stelle è uno strumento che serve ai cittadini per amministrare loro stessi: cittadini che eleggono altri cittadini. E' una vittoria della democrazia sul capitalismo. Senza soldi, cittadini che si eleggono e vanno a gestire la loro città, è un fatto di democrazia che non ha precedenti. E poi una grande vittoria che abbiamo già avuto è che a Parma l'inceneritore non si farà più. Questa è una grandissima vittoria. Non volevano fare il referendum? Il referendum lo abbiamo fatto con queste elezioni. Oggi avete questa grande sicurezza: in una città straordinaria come Parma non si farà l'inceneritore. Un abbraccio. Ci vediamo a Berlino." Beppe Grillo

Invito Orvieto 25 maggio

Invito Orvieto 25 maggio

Invito a Roma il 24 maggio


Cari amici,
vi aspetto il 24 maggio alle ore 18.00 al Centro Congressi
Frentani, in via dei Frentani 4, per la presentazione del libro
"Chi ha tradito l'economia italiana?" di Antonino Galloni,
per confrontarci sull'origine della crisi e le possibili soluzioni
per superarla.
Un abbraccio
Giovanni Quarzo