lunedì 17 febbraio 2014

Matteo Renzi, il terzo premier golpista delle Brigate Rothschild

Il Segretario Nazionale di Forza Nuova, Roberto Fiore in merito al rapido evolversi della situazione politica italiana e a poche ore dall'incarico dato a Matteo Renzi per formare un nuovo governo comunica: 
“ Ora dopo ora cominciano ad emergere particolari a dir poco agghiaccianti che spiegherebbero la rapida ascesa di Matteo Renzi verso le più alte cariche dello stato.

Una ascesa caratterizzata da amicizie con personaggi imbarazzanti del gotha politico-finanziario internazionale, da rapporti ambigui con uomini espressione di potenze straniere, da appropriazioni di fondi che hanno destato più di un sospetto anche all'interno del suo stesso partito.

É ora chiaro il motivo per cui Matteo Renzi fin dal lontano 2007 frequenta con sempre maggiore insistenza Michael Ledeen, consulente strategico per la Cia e per la Casa Bianca. Un oscuro signore protagonista di colpi di stato, coinvolto nella strage di Bologna, teorico di tutte le guerre nel medio oriente nonchè` interprete simultaneo della telefonata fra Craxi e Reagan a Sigonella dove lo stesso cambio’ le parole di Reagan facendo rischiare volutamente lo scontro a fuoco fra militari italiani e americani.

Per l’ economia invece Renzi si affida a Yoram Gutgeld deputato PD con cittadinanza israeliana a Marco Carrai, che ha addirittura propri interessi in Israele, cosi come Marco Bernabè anche lui legato a Tel Aviv, attraverso il fondo speculativo Wadi Ventures.

Viste le discutibili e unidirezionali amicizie del futuro presidente del consiglio italiano,si capisce il motivo per cui una denuncia chiara e circostanziata di un vecchio comunista, come Ugo Sposetti, attuale tesoriere del PD, secondo cui “ dietro i finanziamenti milionari a Renzi c'è Israele e la destra americana” è rimasta inascoltata.

Ciò che comincia ad emergere con sempre più determinazione è una verità alquanto allarmante: Matteo Renzi è l'uomo imposto dai poteri forti internazionali, dalla destra repubblicana neocon, da Israele, dall'Arabia Saudita, Morgan Stanley, Mediobanca, De Benedetti e Caltagirone.

Una pedina manovrabile e dipendente, priva di autonomia, non interessato a difendere gli interessi nazionali ma pronto a rispondere positivamente e con entusiasmo a qualsiasi porcheria proveniente dalla Casa Bianca o da Tel Aviv come per esempio, un attacco militare alla Siria di Assad.

Per quanto riguarda le politiche sociale attendiamoci un ulteriore selvaggio attacco allo Stato Sociale ed alle fasce piu’ deboli. Qui non abbiamo a che fare piu’ con i vecchi padroni delle ferriere ma con i moderni affamatori di popoli, quelli della finanza creativa per pochi e distruttiva per molti.

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